mercoledì 30 dicembre 2009

Salvate il soldato Ryanair!


In questi giorni rimbalza una notizia: Ryanair chiude tutti i suoi voli nazionali in tutte le sue basi italiane. Solo i TG nazionali non ne parlano, perchè troppo impegnati a mostrarci come si prepara il cotechino. E allora ne parliamo noi!
La vicenda è abbastanza semplice: la compagnia aerea irlandese non accetta le misure di sicurezza imposte dall'ENAC, reputandole troppo blande e ad alto rischio; in parole povere non ci sta ad accettare che un semplice foglio con nominativo e foto dell'intestatario sostituisca il documento di identità. Mi sembra una motivazione un po' superficiale per arrivare al cancellamento di centinaia di voli. Allora perchè si è arrivati a questo punto?!
Per capirlo dobbiamo indagare sui protagonisti della vicenda; sull'ENAC c'è poco da capire. L'Ente nazionale per l'aviazione civile, essendo direttamente collegato al governo fa ciò che a quest'ultimo interessa, ovvero favorire Alitalia, compagnia di bandiera salvata in maniera balorda e tenuta in piedi in maniera altrettanto assurda. Invece chi è Ryanair? Per tutti noi è una compagnia aerea che ci fa volare a prezzi stracciati, che offre un servizio base (praticamente si viaggia con un bagaglio misero) ma per 5 euro farsi un andata/ritorno Cagliari-Londra è una dritta. Non solo, per una regione come la Sardegna il servizio offerto da Ryanair è fondamentale, vista la totale mancanza di una politica di Continuità Territoriale da parte dello Stato e della Regione. Però nessuno si chiede come facciano a fare questi prezzi stracciati; è vero che i voli prenotati all'ultimo momento costano l'ira del demonio, ma questo non è comunque abbastanza. Esistono tante altre compagnie Low Cost, ma nessuna riesce ad avvicinare l'offerta Ryanair! Come è possibile? Semplice, Ryanair fa parte della schiera degli "imprenditori furbi"! Per prima cosa la compagnia irlandese spreme i dipendenti fino all'osso. Il corso di formazione per diventare assistente di volo Ryanair puo arrivare a costare 2500 euro. Inoltre Ryanair non rispetta le leggi sul lavoro italiane, in quanto i propri dipendenti risultano lavoratori in Irlanda. Con questo sotterfugio non paga neanche tasse al nostro Stato, in quanto gli stipendi sono erogati in esclusiva dalla Irish National Bank, e tutti i dipendenti sono costretti ad avere un conto presso questo ente se vogliono vedere la loro busta paga. Chi è iscritto o si dovesse avvicinare a un qualsiasi sindacato ha in dono la sicura perdita del posto di lavoro. Non viene concessa nessuna indennità per malattia, e se per caso uno si ammala troppo spesso perde il lavoro.
Il fattore "dipendente irlandese" ha per i dipendenti un'altra gravissima conseguenza: pur vivendo in Italia risultano dipendenti all'estero, quindi non hanno nessun diritto su sgravi fiscali riguardo sanità e mutuo, per costruirsi un abitazione. Inoltre girano voci che i dipendenti non siano sottoposti a delle visite obbligatorie che devono subire tutti i lavoratori aereoportuali vista la quantità di radiazioni cosmiche a cui sono sottoposti.
Dulcis in fundo, Ryanair, nonostante formalmente non sia un'azienda nazionale, riceve da enti locali forti finanziamenti per esercitare nel nostro territorio in quanto offrono un servizio comunque indispensabile per una decente capacità di spostamento in Italia.

Di fronte a questi dati chi può dire di aver ragione o aver torto? In pratica ci troviamo di fronte a due enti che cercano di portare acqua al proprio mulino, come sempre a discapito delle persone che, visto come si ragiona oggi, probabilmente non si accorgeranno di nulla!




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martedì 29 dicembre 2009

Ecco la verità!



Ecco spiegati gli incontri tra Noemi Letizia e Silvio Berlusconi: il nostro premier era l'insegnante d'inglese della ragazza...


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domenica 27 dicembre 2009

Chi... non l'ha visto?


Voglio subito rassicurare familiari e conoscenti di Ugo Cappellacci: le ricerche non sono state sospese, anzi continuano. Continuano nonostante i fallimenti; già, perchè anche affidarsi a degli specialisti delle scomparse, quali sono gli esperti che lavorano a "Chi l'ha visto", non è servito. Ne abbiamo ricavato soltanto una telefonata al TG3 regionale: qualche spiritosone ha chiamato dall'Afghanistan spacciandosi per Cappellacci, e dicendo di essere lì per confortare i soldati al fronte, in questi giorni di festa. Immagino quanto si sia sentito confortato un soldato sardo venendo a sapere che la sua Sardegna era nelle mani di un tizio del genere... Fortunatamente non era vero, la telefonata era uno scherzo. Esclusa la pista della anonima sequestri (perchè in questo caso, l'anonimo è il rapito e non il rapitore...), è stata abbandonata anche la pista che portava alla Banda della Magliana; un reduce, interrogato, ha escluso ogni coinvolgimento: "Non trattiamo pesci piccoli". Rimaneva la banda della Uno Bianca, accantonata poichè quel tipo di autovettura è fuori commercio da ben prima che il nome di Cappellacci balzasse agli onori delle cronache. Il fascicolo "Ugo" non è stato messo da parte, ma ha subìto un ridimensionamento da parte delle autorità competenti nell'indagine. E così il mistero de "L'uomo che stava dietro Berlusconi durante i comizi della campagna elettorale in Sardegna" continua. Si è deciso di ricorrere ai servizi segreti, ma non quelli italiani: per i prossimi tre anni e mezzo la loro agenda è impegnata nella creazione e produzione di dossier falsi atti a mantenere la stabilità politica nel nostro paese. C'era l'imbarazzo della scelta, per ciò che riguarda i servizi segreti stranieri e abbiamo pensato di rivolgerci agli americani. Sì, lo so: scelta criticabile e discutibile, quanto volete. Ma questi sono professionisti seri, efficaci, scrupolosi, che nulla lasciano al caso e nulla tralasciano. D'altronde, sono riusciti addirittura a trovare armi di distruzione di massa laddove non c'erano! Inoltre hanno anche una sezione specifica, che si occupa proprio di casi come il nostro, e su di loro riponiamo le nostre speranze. Video:




PS: chissà che "l'uomo invisibile" di cui parla la canzone non sia proprio lui...!


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sabato 19 dicembre 2009

Mara Carfagna prima e dopo.

Da "Bocca di Rosa" (detto con grandissima umiltà...) a Ministro delle Pari Opportunità.






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lunedì 7 dicembre 2009

Il caso Ugo Cappellacci: il governatore eletto in contumacia.

Circa un anno fa Renato Soru rassegnò le sue dimissioni da governatore della Sardegna, e poche settimane più tardi il Pdl lanciò il suo candidato per le elezioni regionali: Ugo Cappellacci. "E chi è?!" si domandarono in tanti al momento dell'annuncio. Continuano a chiederselo tuttora, ponendosi anche un'altra domanda: dov'è?! Noi della Room già durante la campagna elettorale cercammo, con uno sforzo immane, di spiegare chi fosse, e qualche settimana dopo la sua elezione cominciammo a chiederci dove fosse finito. Le notizie latitavano allora e latitano ancora adesso. Il ciclone sessual-scandalistico che si è abbattuto sull'Italia negli ultimi mesi pareva avesse trascinato pure lui: infatti sono stati in tanti ad avvistarlo ne "Il triangolo no" di Renato Zero (e in effetti il testo sembra che parli proprio di Ugo: lui chi è? Ma perchè l'hai portato con te? Il suo ruolo mi spieghi qual è? E' distratto ma è certo di troppo)... Voci infondate. Ugo Cappellacci è introvabile, tanto che pure la tv nazionale si è occupata di lui; a farlo è stato il programma che più di ogni altro tratta di persone scomparse: Chi l'ha visto. E l'Italia ha scoperto ciò con cui noi sardi dobbiamo aver a che fare dallo scorso febbraio: un governatore latitante, eletto in contumacia. Ho un video che dimostra la straordinarietà della "questione Sardegna", eccolo:



Mentre nelle strade infuria la battaglia, che c'è sempre laddove operano le forze dell'ordine per la nostra sicurezza, Ugo chissà dov'è. Il primo governatore latitante della storia, senza che sul suo capo pendano indagini o inchieste di natura penale... Io azzardai, tempo fa, che non si trova perchè in realtà non esiste, scherzando ma non troppo. Concludo con una domanda seria: corre il rischio di essere sfiduciato per inoperosità?

PS: questo filmato è emblematico: mentre una regione è allo sbando, senza un governo in grado di guidarla, su Raidue, in un programma ci si chiede se la famiglia è allo sbando, nell'altro (evidentemente trans e prostitute non fanno poi così paura visto che la conduttrice ha le fattezze di una baldracca...) ci si chiede se è giusto o no parlare del divorzio del presidente del consiglio in tv... I grandi interrogativi. Per tutti loro la punizione la suggerisce Homer: niente più zabaione...


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Renato Soru: intervista a Panorama.


Per la prima volta, l'ex governatore della Sardegna ammette i suoi errori. Ma difende la tassa sul lusso, l'impegno ecologico e le primarie del Pd. "L'Unità"? Sono pronto a venderla". "In politica non bisogna mai avere troppa fretta. Io l'ho imparato a mie spese, da presidente della Sardegna, pensando di poter cambiare il mondo in cinque anni. Perciò oggi penso che Pier Luigi Bersani non si debba far divorare dalla fretta di mandare a casa Silvio Berlusconi; bisogna prima fare in modo che il progetto del Pd sia ben chiaro agli italiani".

Da dieci mesi Renato Soru non è più governatore della Sardegna: è tornato a tempo pieno a fare il patron della sua Tiscali, ma non ha perso la passione per la politica. E non solo perché è editore della gloriosa Unità, acquistata nel maggio del 2008. Ora, per la prima volta dopo le elezioni regionali perse a febbraio contro il candidato del Pdl, Ugo Cappellacci, l'uomo che era stato addirittura considerato un possibile leader nazionale del centrosinistra rompe il silenzio.

Quanto le manca la poltrona di governatore?
Ho sofferto per la sconfitta, certo. Ma oggi che sono rientrato in azienda lavoro con entusiasmo, non ho vuoti da riempire. E penso che la politica, in altro modo, continuo a farla. Per esempio preoccupandomi che la mia azienda esca dalle difficoltà senza licenziare nessuno, come finora ha fatto.

Ha detto addio a una forma più diretta di impegno politico?
No: ho creato un'associazione che si chiama Sardegna democratica e nei finesettimana partecipo spesso a convegni dove si parla di temi importanti per la mia regione come ambiente, scuola, energia. E faccio parte dell'assemblea nazionale del Pd.

Si è dato una ragione della sconfitta?
La prima ragione è che gli italiani si formano un'opinione attraverso la tv, e io non l'ho avuta dalla mia parte, soprattutto nel momento decisivo.

Si potrebbe obiettare che questa condizione non le aveva impedito di vincere nel 2004...
E infatti attribuisco più rilevanza al secondo motivo. Cinque anni di riforme urgenti, necessarie ma drastiche in quasi tutti i campi, mi hanno alienato le simpatie di troppe lobby.

Quali lobby ha sfidato?
Tutte. Ho tagliato più di 1.000 poltrone, fra enti di tutti i tipi. Ho soppresso 24 comunità montane, ho tolto alla Coldiretti il controllo sulle dighe e sui consorzi di bonifica, ho messo ordine nella mangiatoia della formazione professionale che sprecava 300 milioni di euro l'anno, ho tagliato i costi della sanità sfidando anche la lobby della sanità privata. Ho fatto il piano paesaggistico regionale trovandomi contro tutti gli immobiliaristi...

Errori non se ne rimprovera?
Quando fui eletto governatore, avevo appena inaugurato la nuova sede di Tiscali: solo un anno dalla prima pietra all'apertura. Pensavo che anche in politica si potesse fare lo stesso. Ho sottovalutato l'inerzia della pubblica amministrazione, l'eccesso di regole a volte confuse e contraddittorie.

Veramente l'hanno accusata anche di ruvidità, di scarsa comunicazione con il resto del mondo.
Questo è falso. La mia amministrazione era accessibilissima. Ricevevo nel giro di uno o due giorni chiunque volesse incontrarmi. Quanto alla comunicazione, forse sono stato io a sottovalutarne l'importanza. Ma resta il fatto che per cinque anni non sono stato mai intervistato né dall'Unione sarda né da Videolina.

L'accusano anche di avere allontanato i turisti con una politica un po' talebana: la tassa sul lusso e quella sulle barche.
I sardi non hanno affatto vissuto negativamente queste decisioni. Quanto alla tassa sul lusso, ha patito anche un nome sbagliato, caricaturale, inventato dal Corriere della sera. Serviva a creare risorse per tutelare l'ambiente e per lo sviluppo delle zone interne, e con un esborso che equivaleva a una settimana d'affitto delle case interessate. Vedo che in Trentino c'è una tassa sui valichi per finanziare la difesa dell'ambiente, e nessuno protesta.

E le barche ?
Perché un pullman in gita scolastica paga 500 euro per parcheggiare in una città d'arte e una barca lunga più di 16 metri non deve pagare per approdare in Sardegna?

Si è sentito tradito anche dal suo partito?
Effettivamente non tutto il Pd è stato sempre compatto a difesa delle riforme che erano necessarie per l'isola.

Molti suoi colleghi del Pd sardo sostengono che era piuttosto lei a voler fare fuori i partiti.
È una balla. Nel 2004, i sondaggi dicevano che avrei potuto anche vincere senza e contro i partiti, ma non l'ho fatto. Anzi, dopo il voto sciolsi la mia lista, Progetto Sardegna.

Lei non ha mai nascosto di non avere grande stima dei partiti.
E anche questo è falso. Non credevo e non credo che sia possibile far politica fuori dai partiti. Certo, ne andrebbe meglio regolata la vita interna, soprattutto per aumentarne la trasparenza.

Per chi ha votato alle primarie del Pd?
Per Dario Franceschini.

Perché?
Per il suo sostegno netto al metodo delle primarie.

Che invece già dalle prossime regionali rischiano di essere messe in naftalina dal Pd.
E sarebbe un grave errore.

Cos'altro non le piace della gestione Bersani, teme forse che ammorbidisca l'opposizione?
Bersani merita che lo si lasci lavorare; ma più che opposizione dura, credo che oggi ci sia bisogno di far vedere con chiarezza agli italiani qual è l'alternativa proposta dal centrosinistra.

Tradotto?
Preferisco che il Pd faccia un lavoro sul progetto piuttosto che sulle alleanze.

Leggasi Udc e centristi vari.
Alleanze senza una vera condivisione di valori e progetti rischiano di farci perdere ciò che stiamo costruendo con gran fatica, ossia la prospettiva di una democrazia dell'alternanza. In certe regioni è meglio prendere il tempo necessario piuttosto che tornare al governo prima senza realizzare il progetto del Pd.

Vale anche per il governo nazionale?
Non mi fa paura che Berlusconi resti al governo un anno in più. Mi spaventa invece che dal solo desiderio di batterlo nasca una palude centrista, un altro Caf (l'alleanza Craxi-Andreotti-Forlani, ndr) che poi resti in campo per i prossimi 20 anni.

Perchè non vuole rimettere mano al portafogli per "L'Unità"?
Non credo che L'Unità abbia bisogno di ulteriori ricapitalizzazioni. Ora è in sostanziale equilibrio economico e vende in edicola 55 mila copie, più altri 230 mila contatti giornalieri di utenti unici su internet.

È vero che vuol vendere l'"Unità"?
Il mio impegno sull'Unità è nato in un momento diverso, quando sembrava che avrei venduto Tiscali. Oggi non sarei contrario che qualcuno mi avvicendasse.

È immaginabile un ritorno di Renato Soru alla politica?
Oggi lo escludo. Sono totalmente impegnato in azienda e ho davanti a me anni di lavoro. Ma l'aver fatto politica mi ha dato più consapevolezza che la vicenda di ognuno è legata a quella degli altri.




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mercoledì 2 dicembre 2009

Viaggio nella mente di un tipico italiano.


E' giugno e fa tanto caldo. Oggi è stata proprio una giornataccia, le persone bevono come cammelli e non so quante bibite ho distribuito. Ora mi prendo il riposo che mi spetta; aria condizionata on, birretta sthhh e telecomando... toh c'è lucignolo! Ma che cazzo, che mi facciano vedere il paese reale, qui mi vogliono far credere che siamo tutti al mare a divertirci e la gente, anche se si fa un culo così, ci crede pure! Non sopporto più questi impomatati impreditori accompagnati da 4 mignotte a testa insieme all'amico calciatore che arriva con la moglie ma se ne andrà con una delle zoccole dell'amico imprenditore! Tutti arrivano con il porsch, io non so nemmeno come si scrive porsch, e figurati se ne ho mai guidato uno... E qui ci vogliono far credere che sia la macchina di tutti, l'unica cosa che guido è il furgone con cui distribuisco bibite...
BASTA!!! Adesso ne ho proprio i coglioni pieni! Io quella discoteca di merda la faccio saltare in aria. A che serve vivere da coniglio, mi sento un leone! Vivrò pure un solo momento da leone ma mi basterà!
Vediamo un pò: cosa mi serve? Furgone ce l'ho, tritolo non ho problemi a procurarmene perchè mio cognato lavora in una cava, dunque... Come nascondo l'esposivo, nel caso mi fermino i carabinieri? Ecco! Riempio quelle casse d'acqua con quella del rubinetto, visto che il magazzino è vuoto. Ok, siamo a fine giugno, il momento di rivalsa per noi gente comune è arrivato, giù il piede e dritto all'obiettivo!!!!!
VROOOOOOOOOM!!!.... Cazzo, fighetti di merda, proprio ora dovevate attraversare e fermarmi così a pochi metri dall'obiettivo?!

-Hey tu!
-Dici a me?!
-Sì, che mi venderesti una bottiglia d'acqua?
-Sì certo!
-Quanto fa?
-15 euro.
-Ma è aperta!!!
-Lo so, le bottiglie sono di acqua Levissima, ma in realtà è l'acqua delle fonti di San Crisponzio, la sto portando alla clinica fuori città.
-Caspita! Quest'acqua è famosa per favorire la digestione! Me ne dia 3 bottiglie!! Ragazzi, questo tizio ha l'acqua di San Crisponzio!!!
-3 anche a me!!!
-2 a me!!!
-a me 5!!!!


Caspita! 945 euro!!!
Se funziona, mi sa che qualche sera si va a ballare dove va la gente che conta, e magari a fine estate mi compro pure il porsch...o come cazzo si chiama!

martedì 1 dicembre 2009

Apriti... Cielo!


Era già tutto pronto negli studi di Cielo. A mezzogiorno di oggi, il nuovo canale di Sky - pensato per il digitale terrestre e gratuito - avrebbe mosso i primi passi con un'edizione di un'ora del telegiornale della casa (SkyTg24), seguita a ruota dal programma Pericolo Reale. La gran parte degli italiani avrebbe visto Cielo al tasto 10 del telecomando. E invece sul filo di lana è arrivato lo stop del governo. Il canale non potrà partire perché il ministero dello Sviluppo economico - attraverso il suo Dipartimento per le Comunicazioni - non ha ancora concesso l'autorizzazione alla sua trasmissione sul digitale terrestre.
Il Dipartimento ha scritto due lettere. La prima è indirizzata al Gruppo Editoriale L'Espresso, che affitta a Sky i suoi ripetitori in digitale terrestre per la messa in onda di Cielo. La missiva dice che la pratica richiede approfondimenti. La seconda lettera, invece, chiede a Sky di non procedere alla messa in onda. Le missive - pur riconducibili al viceministro Romani - non sono firmate dal direttore generale del ministero o del Dipartimento, come sarebbe lecito aspettarsi su un tema di questa delicatezza.
Fermata sul digitale terrestre, Sky avrebbe potuto irradiare Cielo via satellite. Per il satellite, l'emittente non ha problemi avendo ricevuto in soli dieci giorni il via libera dalla Autorità per le Comunicazioni. "Ma Cielo resterà fermo anche sul satellite, in attesa di schiarite sul digitale terrestre", spiega preoccupato il direttore editoriale del canale Riccardo Chiappelli.
Dice Gary Davey, manager di punta di Cielo: "Le nostre carte sono in ordine sul piano legale. Peraltro noi abbiamo preparato un canale bello e gratuito, che avrebbe impreziosito il digitale terrestre. Per questo, eravamo convinti che la nostra richiesta di autorizzazione sarebbe stata gestita dal governo con quella velocità, quell'efficienza e quei sorrisi che ha promesso in questi giorni il ministro Brunetta".
Nelle scorse settimane, il ministero ha permesso la messa in onda sul digitale terrestre dei canali targati RaiSat senza una specifica autorizzazione (i canali vengono considerati una diretta emanazione di quelli di servizio pubblico come RaiUno). I canali Mediaset Premium sono tutti autorizzati, ma classificati come entità di servizio, che non offrono contenuti editoriali in senso stretto. Il via libera ministeriale a RaiSat e Mediaset Premium è stato avallato dall'Autorità per le Comunicazioni a maggioranza. Sono finite in minoranza le obiezioni di 3 degli otto commissari: D'Angelo, Lauria e Sortino. Ora questi commissari sono pronti a chiedere chiarimenti agli uffici governativi per lo stop a Cielo, a poche ore dall'accensione dei motori.

Fonte: Repubblica

La scritta che campeggia sul canale riservato a Sky-Cielo suggerisce di mandare una email al ministero, a questo indirizzo: urp.comunicazioni@sviluppoeconomico.gov.it
Io l'ho fatto, con lo stesso titolo del post, e con questo contenuto: "Beh allora, la vogliamo rilasciare questa autorizzazione o volete obbligarci a guardare soltanto i canali Mediaset?! Vediamo di darci una mossa!"
Nutro dei dubbi non sul fatto che Scajola sappia rispondere ad una mail, ma sul fatto che sappia accendere un pc, peggio se notebook...!


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venerdì 13 novembre 2009

E se i terroristi avessero realmente capito la soluzione ?

E'uscita oggi su giornali e tg, la notizia della scoperta dell' archivio di Mohamed Game, terrorista libico che tentò di farsi saltare in aria di fronte ad una caserma militare di Milano, non tanto tempo fa. Nel suo archivio sono stati trovati alcuni dossier ( secondo quanto riportato nella ricostruzione della Digos ) su personaggi politici di spicco, tra i quali: Berlusconi, Maroni, La Russa, Calderoli, Fini e Santanchè... ovviamente il ritrovamento di tali documenti nel covo di un terrorista che ha cercato di farsi esplodere farebbe presagire, almeno all' ipotesi di un tentativo d'azione nei confronti delle suddette autorità. Vi rendete conto della portata della notizia? Un terrorista libico stava per risolvere una valanga di problemi che continuamente scaturiscono dal malgoverno di questi porci, in primis Berlusconi, nell' unico modo possibile, facendoli saltare in aria! In genere a saltare in aria sono sempre i giusti, o meglio coloro i quali risultano " scomodi " ai poteri forti, la storia Italiana dell' ultimo secolo ci illumina a riguardo, a partire dal delitto Matteotti del 24' fino alle stragi di capaci e via d' Amelio che hanno sconvolto l'Italia dell' ultimo ventennio. Stavolta invece, l'obbiettivo del terrorista era il CANCRO che ci trasciniamo da anni e che continua a sfasciare il paese con manovre assurde per salvarsi il culo. Bastava guardare Annozero stasera per vedere come in certe zone d' Italia la mafia sia almeno 20 anni avanti le forze dell' ordine, a livello di organizzazione e tecnologia a disposizione.Il governo continua a tagliare, sia fondi che processi, lasciando questa gente in preda ai vari sovrastati che alimentano un clima di omertà, proprio a causa del fatto che non si può assolutamente fare affidamento sullo stato. Lascio perdere chi come di Pietro tirava in ballo anche il pessimo esempio offertoci dalla classe politica, argomento sicuramente pertinente ma debole rispetto a cio che potrebbe ripristinare la fiducia della gente perbene, costretta a subire una vita d' inferno o scappare dal luogo natio.
Ora, io non auspico certo l'eliminazione fisica a nessuno, anche perchè la giusta punizione per certa gente sarebbe una cassa integrazione con una famiglia da mantenere e una casa in affitto; sta di fatto che farei fatica, davvero tanta, a biasimare i progetti del suddetto Game. Ovviamente mi auguro prendiate il lato ironico della questione, lungi da me supportare posizioni terroristiche... ma come non lasciarsi sfiorare dall' idea di liberarsi una volta per tutte del reale freno, non l'unico ma sicuramente il più importante attualmente, alla modernizzazione,all 'evoluzione in chiave democratica della nostra malandata Italia...Che liberarci di lui legalmente sia quasi impossibile, sta sempre più diventando un dato di fatto,perciò mi chiedo, come dar completamente torto ai piani di Game?! Qui si scherza in nome del buon senso generalmente proprio alla maggior parte dei nostri lettori, ma di certo un bel ventennio a 800 euro al mese lo augurerei di cuore al nostro premier!


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giovedì 12 novembre 2009

Ode a Fabio Tamburini.

Ode a Fabio Tamburini, con la speranza che non si assisti più a scene del genere...




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martedì 10 novembre 2009

Le nuove frontiere del precariato.

Il governo lo diceva chiaramente stiamo tutti bene.
Il governo ci ha rassicurato,il peggio della crisi è passato.
Solo io noto una certa discordanza tra le due affermazioni??!!!

Certo è che con la crisi o meno il mercato del lavoro in Italia era ed è rimasto decisamente "particolare".
Riepiloghiamo gli effetti della legge Biagi.
1-Flessibilità
...finito.
Lo scopo era creare un mercato del lavoro dinamico e più efficiente, e in effetti in parte questi propositi sono stati raggiunti: la gente cambia lavoro con una frequenza imbarazzante e le tasche di alcuni imprenditori si sono gonfiate a dismisura, a livelli del pube di Rocco Siffredi.
L'inefficienza viene vista solo da una classe lavorativa precaria che non riesce ad assicurarsi un futuro e che ha difficoltà sempre più grosse ad affrontare la quotidianità. In parole povere l'idea del contratto a progetto si è dimostrata fallimentare.
Ma oltre a questo è anche destinata a morire. Ormai la manodopera qualificata, per far fronte ai sopracitati problemi, ha optato per l'emigrazione, quindi una grossa fetta del mercato lavorativo non è più disponibile. L'altra parte si ritrova ad affrontare una metodo di lavoro che ormai risulta inefficiente sia per i datori che per salariati. Il pagamento a provvigione,maggiormente diffuso nei call center che si occupano di vendita di servizi telefonici non rende più in quanto ci troviamo di fronte a un mercato saturo, quindi la permanenza in questi uffici spesso è molto breve. Anche per i gestori dei call center è ormai poco redditizio, infatti le scarse entrate non coprono le spese per il dipendente a progetto, che per quanto basse, impongono spesso il pagamento di un piccolo fisso mensile a titolo di rimborso e di piccoli contributi previdenziali.
Ma la soluzione per questi geni della finanza creativa era solo dietro l'angolo: la partita IVA.
Infatti sta diventando molto diffusa la moda di costringere i dipendenti ad aprirsi una partita IVA per farli diventare autonomi sulla carta ma non di fatto. Infatti ci troveremo di fronte a lavoratori che saranno definiti consulenti e non più collaboratori, in quanto il contratto proposto sarà di semplice consulenza, ma di fatto la possibilità di far stipulare i contratti dipenderà comunque dall'azienda madre fornitrice di un servizio che autonomamente il lavoratore non potrà mai offrire.
Il risultato di tutto questo è che le aziende potranno avere lavoratori a costo zero,non dovranno piu versare contributi, non saranno più tenuti al versamento del TFR, non saranno tenuti all'assicurazione del dipendente.
Questo è un altro colpo fortissimo alla già precaria situazione lavorativa di molti giovani.
L'INPS ha per prima lanciato l'allarme vedendo un aumento dei lavoratori autonomi nella loro banca dati, che già come numero era piuttosto alto(eravamo i secondi in Europa dietro alla Grecia) e ora sempre crescere con la differenza che buona percentuale di possessori di partita IVA in realtà non sarà o difficilmente sarà in grado di versare regolarmente i contributi.
La certezza di questo fatto si avrà solo quando l'ISTAT pubblicherà le sue statistiche, ma le premesse non sono per niente buone.


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Non tutte le balle hanno le gambe corte, alcune le hanno Fini.

Lo ammetto, per un breve lasso di tempo ci ho creduto...mi riferisco a quando, due giorni orsono, ho visto l' intervista di Fini a " Che tempo che fa ": il "nostro" presidente della camera si schierava categoricamente contro gli abusi richiesti dal premier in materia giudiziaria e faceva dell' ironia sulle firme da raccogliere mecoledì riguardo l'out out imposto dal Berlusca : " le firme le chiedano a Sting ".
Pensavo: " ma guarda te sto Fini che tira fuori le palle, che fa emergere il suo lato conservatore, che mette la legalità e la trasparenza prima di tutto, anche a costo di provocare un polverone all'interno della " coesa e compatta " maggioranza".
Mi stava quasi piacendo, si per un attimo ho pensato: " se ci dovesse essere un premier di destra, Fini non sarebbe poi tanto male... "
Nello stesso tempo immaginavo la soddisfazione dell'elettore aennino, il suo sorriso appena accennato mentre restava incantato dalle parole di Gianfranco, parole che per un' attimo hanno quasi giustificato la sua scelta elettorale, in barba ai palesi abusi voluti e attuati dal premier; con Fini nel Pdl Silvio non può far mica quello che vuole..."
Sarà la mia perfidia, la mia malizia, o semplicemente un poco di memoria storica riguardo le vicissitudini italiane relative agli ultimi 15 anni, ma nella mia mente iniziava ad affiorare un'espressione, pronunciata se non sbaglio da Travaglio, che più o meno suona così: " ma poi, come di consueto, Fini torna all' ovile...".
Mi pare si riferisse al periodo in cui Gianfry decise di staccarsi definitivamente dal Pdl , ma poi, all'indomani delle politiche, come se nulla fosse di ritornò tra le file del partito del predellino...
A che pro quest'ampia premessa? Quest' oggi Silvio e Gianfry si sono incontrati, nello studio legale di quest' ultimo, hanno discusso per due ore di giustizia e hanno trovato un accordo...le parole del premier "E' andata bene" riportate alla quinta riga dell' articolo apparso su repubblica gia presagivano qualcosa di strano. Per me vale a grandi linee l'assioma " se va bene a Berlusconi quasi certamente non andrà bene a me".
Ciò che più mi fa imbestialire è come questa gente giochi con le parole , coi suoi contenuti col suo significato...La giustizia è lenta : soluzione al problema?
Facciamo si che i processi durino meno. Come? Facendoli durare al massimo sei anni.
Fin qui il ragionamento non fa una piega, anche perchè nella mente del lettore vi è un principio talmente ovvio che viene quasi dimenticato, l' obbiettivo del processo : rendere giustizia a chi ha subito il torto e punire i colpevoli.
Secondo voi l'intesa tra Silvio e Gianfry è finalizzata a salvaguardare tale obbiettivo ?
Nemmeno per sogno, o meglio in realtà il vero obbiettivo ( la salvezza del premier ) viene garantito, quello si... Già perchè il loro accordo si basa su un limite di tempo da imporre alla durata del processo ( due anni per ogni grado ) oltre il quale scatta la prescrizione. Ora, considerando che una causa penale dura all 'incirca 7 anni e mezzo nei suoi tre gradi di giudizio, si può verosimilmente affermare che tale manovra sveltirà realmente i processi ( senza che venga posta mano alla lenta e logora pratica giudiziaria) o semplicemente farà si che una quantità maggiore di cittadini vedrà decadere i propri sforzi( economici, temporali e morali) mirati ad ottenere giustizia al torto subìto ? In linea di massima sarebbe come affermare : una fiat 127 impiega circa 4 ore a percorrere il tragitto Milano-Bologna, bisogna far si che ci impieghi di meno...come? Stabilendo che se entro tre ore non riuscirà ad arrivare sarà costretta a tornare indietro. Vi sembra questa una soluzione?
Vi sembra più opportuno cambiare vettura o sperare che una 127 raggiunga le prestazioni di una mercedes, semplicemente attraverso l'imposizione di un tempo limite?
Per quanto un simile paragone possa sembrare buffo, ricalca esattamente il concetto che verrà espresso dal disegno di legge che si discuterà nei prossimi giorni in parlamento.
In soldoni, questa manovra garantirà al premier una prescrizione certa sui tre processi che ancora, come una scure sulla sua testa, minano la sua onnipotenza su questa Italietta che non imparerà mai, dalla sua storia, ad evitare le grane.
E così anche stavolta Gianfranco Fini è tornato all'ovile, e nel modo più subdolo e vile possibile.... a quanto pare questa "durata fissa " dei processi verrà accompagnata da " nonsisabene quanti fondi " da destinarsi al miglioramento della macchina processuale. Invece di cambiare vettura vorrebbero dotare la 127 di" marmittino ad espansione" e "rapporti più lunghi", nella speranza che, se non incontra traffico, almeno qualche viaggio vada a buon fine...A rigor di logica l'accordo sarebbe dovuto essere l'esatto opposto : " destiniamo più risorse alla magistratura in modo da garantire al cittadino la certezza della pena in tempi brevi, poi al massimo si potrà fissare un termine ultimo, entro il quale il processo dovrà terminare, ma proporzionale agli effettivi tempi della giustizia. Come di consueto l' unico a gridare allo scandalo è ( e sarà con buona probabilità ) il buon Di Pietro, mentre il PD attraverso le parole di Anna Finocchiaro " attende di leggere la nuova proposta " , " la prescrizione breve sarebbe stata un'amnistia "...e perchè questa nuova intesa come la vogliamo chiamare ? Sono proprio curioso di vedere questa reale " svolta a sinistra " del PD... Giusto per chiarire come la mia presa di posizione non sia una sparata gratuita figlia dell' antiberlusconismo in me profondamente radicato, date uno sguardo all' editoriale di Giuseppe D' Avanzo apparso quest'oggi, sempre su Repubblica.



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lunedì 9 novembre 2009

Berlin.

Il muro è caduto, ma soltanto a Berlino. In Italia, così pare, il comunismo esiste ancora...

sabato 7 novembre 2009

Ho smesso di avere diciott'anni

Tra musica rumori grida e quant' altro, fusi in un 'unica pasta sonora, non so bene come ma riesco cmq a seguire la linea di basso adagiato sul pouf rosso. E' la festa dei miei diciotto anni. Sono fatto. Almeno questo è cio che la gente potrebbe pensare guardandomi o probabilmente ciò che vorrei pensasse.... basta che mi lascino le scatole in pace. In realtà sembra sia più io a preoccuparmi dell' attenzione che gli altri ripongono in me di quanto realmente questi stiano facendo. Lo sapevo non conto un cazzo per nessuno, son qua, sbronzo, abbandonato su questo sacco di riso in una posizione piuttosto innaturale, e nessuno si preoccupa per me... in realtà a stento qualcuno si accorge della mia sagoma e se son fortunato riesce accuratamente a scansarmi.
Sono lucido cazzo, lucidissimo, non provate a dirmi che sono ubriaco perchè m' incazzo... solo ho qualche difficoltà ad alzarmi in piedi, tutto qua, e poi, se proprio fosse necessario mi alzerei...lasciatemi vaneggiare in pace, perchè mi dovrei alzare? Per dimostrarvi qualcosa?
Ah gia è vero, nessuno mi sta considerando, la questione non si pone.
Probabilmente ho bisogno di esser notato, vedrà, questa massa informe di alcolizzati, quando prenderò il diploma e sarò libero di fare ciò che voglio. Piscerò in testa a tutti loro, uno dopo l'altro, no aspetta, ad alcuni voglio anche piuttosto bene...ma chissenefrega dei moralismi, potrò pur voler loro tutto il bene del mondo, ma lo so, lo sento che sono migliore...di loro tutti.
Devo solo trovare il modo giusto per farlo... si, un modo che riesca a coniugare questa cosa qua, quella di essere, no di sembrare, no di dimostrare, nemmeno...di far si che gli altri riconoscano, no aspetta, se sono inferiori come potranno riconoscere... Un modo che riesca a fare in modo che attraverso un vasto riconoscimento gli altri si accorgano di me, ecco, ma senza faticare troppo. E' proprio ciò che mi serve, dare una svolta, un colpo di coda, io mica mi ci vedo a fare
l' impiegato, a far la formichina come in quel romanzo di Orwell dove nessuno conta più di una gocciolina nel mare. Io voglio essere il mare. Sono uno che non si accontenta, io.
Non so di preciso in cosa riuscirò al mio meglio... si certo, la musica, l'estro non mi manca, è solo questione di tempo, prima o poi troverò il suono giusto, il pezzetto di puzzle che riuscirà a dare quel tocco di nuovo alla musica, la mia musica, ne sono certo, è solo un caso che ancora non abbia scritto una canzone per intero...quando sarà il momento il turbine dell' ispirazione mi travolgerà e sarà solamente un impeto di genio e follia. Mi piacerebbe fosse così.
Sono un artista dentro, nel mio modo di esistere, non solo per quello che faccio, cioè che farò, è questo che fa la differenza, la sento forte io, la vibrazione. E 'solo questione di tempo ma non voglio aspettare. A questi beoni festaioli non importa un cazzo di ciò che penso, anzi sono sicuro che non avranno pensato nemmeno alla metà delle cose sulle quali sto riflettendo. Ho deciso, comincio da domani, ma che dico, da ora, no ora no, ho il culo pesante e l'erba mi ha anestetizzato le capacità motorie. Domani, domani sarà domenica, avrò un 'intera giornata per pensarci su e programmare la svolta, cominciare a prendere seriamente la mia vita, realizzarmi...domani.





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venerdì 30 ottobre 2009

Per chi ancora non l'avesse visto...

Propongo l'imitazione di Di Pietro fatta da Guzzanti, senz'altro il tentativo meglio riuscito!




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domenica 25 ottobre 2009

Le opinioni del Grande Capo Estiqaatsi...

Dovrebbe vivere in Italia, e non nel Wyoming, un personaggio di siffatta saggezza...




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sabato 24 ottobre 2009

L'Hiroshima mentale di Giammario Battaglia.




Ecco qui, in video per voi, Giammario Battaglia, promotore del comitato per il Nobel per la pace a Silvio Berlusconi! L'hanno già contattato per presiedere altri due comitati: il premio Oscar a Valeria Marini e il premio Pulitzer ad Augusto Minzolini...
Da notare Bersani, che non riesce a trattenere le risate e Santoro, che invita coloro che fossero interessati "ad andare aff... irmare..." la petizione...

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mercoledì 21 ottobre 2009

Lost in WC



La prima, già definita mitica, puntata della miniserie che tanti grattacapi sta causando alla Rai. Gasparri afferma che non può andare in onda poichè "manca il contraddittorio"...

venerdì 9 ottobre 2009

Berlusconi umilia le donne.



Perchè il Ministro per le Pari Opportunità Maria Rosaria Carfagna rimane in silenzio?


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mercoledì 7 ottobre 2009

Un lodo tira l'altro!

Nessuna preoccupazione nelle fila del Pdl per la sentenza della consulta, riguardante il famigerato lodo Alfano, attesa nelle prossime ore. E' già pronta una legge, un nuovo lodo, che servirà a salvaguardare coloro, presumibilmente mafiosi, che hanno permesso la costruzione di edifici a ridosso di un fiume e in riva al mare nei pressi di Messina, dove si è verificata la frana nei giorni scorsi. E questa legge salvifica ha già un nome: si chiamerà lodo Alfango...!


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domenica 4 ottobre 2009

Se l'hanno dato a Kissinger...

Il Nobel per la pace l'hanno dato ad Henry Kissinger, e secondo voi Silvio Berlusconi è da meno? Questo video dice di no...





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sabato 3 ottobre 2009

Uomini (?) di pace. Incetta di premi.

E' un periodo storico particolare; negli Stati Uniti c'è, per la prima volta nella controversa storia dell'uomo, un presidente nero, che in giro per il pianeta fa discorsi che strappano applausi e fanno pensare che un pò di speranza è rimasta. E infatti speri che possa governare anche per un secondo mandato, e pensi comunque che otto anni, per un uomo del genere, siano pochi. Ne meriterebbe tanti di più. Chi invece ha ottenuto molto più di quanto meritasse, ce l'abbiamo noi italiani: Silvio Berlusconi. Da quindici anni occupa pesantemente la scena politica italiana, e sono stati quindici anni intensi, pieni di battute, gaffes, editti, accuse di comunismo rivolte a destra e soprattutto (naturalmente...) a manca. Negli ultimi mesi poi c'è stata un'escalation (possiamo dirlo senza beccarci il solito insulto?) di ridicolaggine che ha attirato l'attenzione di tutto il globo. Un uomo, un premier, uno statista fate voi, che non riesce a tenerselo nelle mutande non è una cosa che stupisce, tanti hanno avuto il suo stesso vizietto, pure negli States (oltre a Clinton vedi anche Lyndon Johnson), però nessuno di questi si era mai spinto ai livelli di Berlusconi Silvio, ovvero a candidare le sue amiche di una o più notti. O addirittura a farle diventare ministre; per chiunque volesse querelarmi per quest'ultima affermazione: parlatene con Paolo Guzzanti, che lo va ripetendo da mesi e nessuno ancora l'ha querelato. Perchè? Forse perchè in quello che dice c'è qualcosa di vero? Torniamo a noi. Osservando l'immagine di questo post, molti comunisti e anti-italiani penseranno si tratti di uno scherzo, di una boutade. Non è così, cari compagni anti-italiani. E' tutto terribilmente vero! C'è di che rabbrividire, lo so. Ma stavolta non è stato lui ad autocandidarsi, o autoproclamarsi premio nobel, bensì alcuni dei suoi tanti scagnozzi si sono spinti a tanto. Esiste anche un sito e vi invito a dare un'occhiata Q U I. Si può leggere: la proposta non è stata avanzata da Berlusconi o dal Pdl, ma dai cinque soci fondatori di questo comitato. E' molto istruttivo leggere il perchè di questa candidatura, e notare come si riscrive a piacimento la storia di questi ultimi anni...

Ora, non nascondo che ho sempre ammirato Silvio Berlusconi, prima come imprenditore che si è fatto da solo, certo con una spintarella di organizzazioni non propriamente limpide ma chi non l'avrebbe fatto al suo posto?, poi come abile politico ed infine come statista, il migliore nella storia d'Italia. Però non pensavo sinceramente che il Nobel fosse alla sua portata, immaginavo avesse più possibilità per l'Oscar. D'altronde è stata memorabile la sua interpretazione, nel ruolo di attore protagonista, nel colossal catastrofico intitolato "L'Aquila"...



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martedì 29 settembre 2009

Buon compleanno, Silvio!

Happy birthday, mr President... avrebbe cantato una che di lenzuola e potere se ne intendeva! Auguri Silvio per il tuo 73esimo compleanno; eh sì non sono nè 37, come dici tu, nè 72 come, più pudicamente, sostiene il Tgcom qui sopra. Settantatrè anni: mi dispiace Silvietto ma trattasi di terza età, sei anziano. Con tutto ciò che ne consegue: reumatismi, artrosi, ginocchia scricchiolanti, prostata, cuore... Proprio per questo, stai attento, non esagerare, riguardati. E non scordarti la borsa dell'acqua calda quando vai a dormire. Anche perchè, teniamolo presente, potresti essere nonno! Di Noemi, intendo...

PS: la torta l'ha fatta, con le sue manine, la cara Patrizia D'Addario per te.

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sabato 19 settembre 2009

"La sinistra vada a morire ammazzata"

Ultima esternazione pesante (e recentemente ne ha avute parecchie...) di Renato Brunetta. Che, ricordiamolo, è stato inserito da Berlusconi nella squadra di governo soltanto perchè più basso di lui, per poterlo mettere accanto a sé nelle foto ufficiali.
Cosa rispondergli? Mi viene in mente una battuta di un film (al momento non ricordo quale, purtroppo) che diceva più o meno così: anche le pulci vogliono avere la tosse...


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domenica 13 settembre 2009

lunedì 7 settembre 2009

Il buongiorno si vede dal Mattino (Cinque...)

Ora comincio a sentirmi offeso; da una settimana ho posto le nostre dieci domande a Silvio Berlusconi e lui ancora non s'è degnato di rispondere! Silvio, le domande della room non sono calunniose o diffamatorie come quelle di Repubblica, le nostre sono serie! E poi sono anche invidioso: perchè le nostre domande no e quelle di Belpietro sì?! Infatti stamattina il nostro premier ha risposto alle domande del libero giornalista in libera stampa Maurizio Belpietro, parlando proprio di libertà di stampa... con esiti grotteschi! Il video è QUI.

Inoltre, in una tv straniera (forse tunisina...?) nonno Silvio qualcosina ha confessato: si occupa di tutto lui, per ciò che riguarda la bella presenza femminile nei suoi programmi. E siccome noi non siamo come Studio Aperto (a cui bisogna credere sulla parola, perchè spesso hanno le telecamere spente...), allego video QUI.



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venerdì 4 settembre 2009

"Povera Italia!"

Chi l'ha detto? Ma Lui, naturalmente: Silvio Berlusconi! Non ci credete? Guardate QUI. E intanto si ostina a non rispondere, non solo alle domande di Repubblica, ma pure alle nostre...


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martedì 1 settembre 2009

Abbasso i portavoce!

Dopo aver attaccato i giornalisti, gli economisti, gli editori, gli imprenditori e la Chiesa, una nuova categoria finisce sotto gli strali berlusconiani. Oggi Silvio, infatti, ha detto: "Basta coi portavoce dell'Unione Europea!". E stavolta, mi duole ammetterlo, sono d'accordo con lui... Sì, Silvio sono talmente d'accordo con te che esagero, non direi "Basta ai portavoce!" soltanto in tutta Europa, ma addirittura pure in Italia! Sto con Silvio: basta Cicchitti e Capezzoni! Sto con Silvio: basta Quagliarelli e Gasparri! Sto con Silvio: basta Cote e... Bocchini!


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Frecce bicolori...

Estate stracolma di polemiche: l'ultima riguarda le Frecce tricolori che si esibiranno in Libia per l'anniversario del colpo di stato di Gheddafi. La diplomazia libica ha chiesto che le frecce tricolori utilizzino solo il colore verde durante le loro acrobazie, il ministro della difesa La Russa ha risposto duramente: "La bandiera italiana è tricolore!". Per non irritare l'importante alleato nordafricano, il nostro governo ha fortunatamente trovato una soluzione di giusto compromesso: le frecce tricolori si esibiranno in bianco e nero...



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domenica 30 agosto 2009

Le dieci domande che rivolgiamo a Silvio Berlusconi.

Negli ultimi giorni ferve la polemica sulla denuncia che ha presentato Silvio Berlusconi contro La Repubblica, a causa delle dieci domande che il quotidiano rivolge al presidente e alle quali lui non vuole rispondere. A questo punto, anche noi della Room vogliamo porre al presidente del Consiglio le nostre dieci domande, e chissà che magari, invece che denunciarci, decida di rispondere. Nel corso dei quesiti, essendo lui il presidente di tutti gli italiani, ci rivolgeremo a Berlusconi dandogli del tu e chiamandolo Silvio, perchè lungi da noi l'intento di voler essere aggressivi o, peggio ancora, diffamatori. Ecco le domande:

1) Silvio, nei primi anni '60 eri un apprezzato cantante da crociera, poi, circa dieci anni dopo, da semplice imprenditore edile, sei diventato multimiliardario. Dove hai preso i soldi? Chi te li ha dati?

2) Silvio, in che rapporti eri col venerabile maestro Licio Gelli, capo della loggia massonica Propaganda 2?

3) Silvio, eri a conoscenza del "Piano di rinascita democratica" della suddetta P2? Se no, come è possibile che questo "piano" sia quasi interamente presente nel tuo "programma politico"?

4) Silvio, ammetti di aver ricevuto favori e/o privilegi da parte dei partiti politici, in particolare dal Psi di Bettino Craxi, per la realizzazione del tuo impero televisivo?

5) Silvio, sei mai dovuto scendere a compromessi con organizzazioni criminali, in particolare con la mafia?

6) Silvio, eri a conoscenza del fatto che il tuo amico e collaboratore Marcello Dell'Utri avesse rapporti con la mafia? Perchè, una volta venuto a conoscenza degli effettivi rapporti di quest'ultimo con l'organizzazione mafiosa, lo hai comunque candidato al senato nelle fila del tuo partito?

7) Silvio, non avendo tu nulla da nascondere, perchè dal '94 ad oggi ti sei sempre rifiutato di sottoporti ai processi in cui sei stato coinvolto, rinunciando in partenza alla possibilità di dimostrare la tua estraneità ai vari reati che ti sono stati imputati?

8) Silvio, perchè i governi che hai presieduto hanno approvato numerosi decreti utili salvaguardarti dalle accuse, e dai processi, a tuo carico?

9) Silvio, alla luce di quanto è successo negli ultimi mesi, parteciperesti di nuovo al family day?

10) Silvio, sei prossimo al tuo 73esimo compleanno: alla fine di questa legislatura, abbandonerai la scena politica in maniera definitiva, oppure hai intenzione di candidarti per la sesta volta alla presidenza del consiglio?



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giovedì 27 agosto 2009

La Rai rifiuta il trailer di Videocracy. "E' un film che critica il governo"





La Rai rifiuta il trailer di Videocracy "E' un film che critica il governo"
ROMA - Nelle televisioni italiane è vietato parlare di tv, vietato dire che c'è una connessione tra il capo del governo e quello che si vede sul piccolo schermo. La Rai ha rifiutato il trailer di Videocracy il film di Erik Gandini che ricostruisce i trent'anni di crescita dei canali Mediaset e del nostro sistema televisivo.

"Come sempre abbiamo mandato i trailer all'AnicaAgis che gestisce gli spazi che la Rai dedica alla promozione del cinema. La risposta è stata che la Rai non avrebbe mai trasmesso i nostri spot perché secondo loro, parrà surreale, si tratta di un messaggio politico, non di un film", dice Domenico Procacci della Fandango che distribuisce il film. Netto rifiuto anche da parte di Mediaset, in questo caso con una comunicazione verbale da Publitalia. "Ci hanno detto che secondo loro film e trailer sono un attacco al sistema tv commerciale, quindi non ritenevano opportuno mandarlo in onda proprio sulle reti Mediaset".

A lasciare perplessi i distributori di Fandango e il regista sono infatti proprio le motivazioni della Rai. Con una lettera in stile legal-burocratese, la tv di Stato spiega che, anche se non siamo in periodo di campagna elettorale, il pluralismo alla Rai è sacro e se nello spot di un film si ravvisa un critica ad una parte politica ci vuole un immediato contraddittorio e dunque deve essere seguito dal messaggio di un film di segno opposto.

"Una delle motivazioni che mi ha colpito di più è quella in cui si dice che lo spot veicola un "inequivocabile messaggio politico di critica al governo" perché proietta alcune scritte con i dati che riguardano il paese alternate ad immagini di Berlusconi", prosegue Procacci "ma quei dati sono statistiche ufficiali, che sò "l'Italia è al 67mo posto nelle pari opportunità"".

A preoccupare la Rai sembra essere questo dato mostrato nel film: "L'80% degli italiani utilizza la tv come principale fonte di informazione". Dice la lettera di censura dello spot: "Attraverso il collegamento tra la titolarità del capo del governo rispetto alla principale società radiotelevisiva privata", non solo viene riproposta la questione del conflitto di interessi, ma, guarda caso, si potrebbe pensare che "attraverso la tv il governo potrebbe orientare subliminalmente le convinzioni dei cittadini influenzandole a proprio favore ed assicurandosene il consenso". "Mi pare chiaro che in Rai Videocracy è visto come un attacco a Berlusconi. In realtà è il racconto di come il nostro paese sia cambiato in questi ultimi trent'anni e del ruolo delle tv commerciali nel cambiamento. Quello che Nanni Moretti definisce "la creazione di un sistema di disvalori"".

Le riprese del film, se pure Villa Certosa si vede, è stato completato prima dei casi "Noemi o D'Addario" e non c'è un collegamento con l'attualità. Ma per assurdo, sottolinea Procacci, il collegamento lo trova la Rai. Nella lettera di rifiuto si scrive che dato il proprietario delle reti e alcuni dei programmi "caratterizzati da immagini di donne prive di abiti e dal contenuto latamente voyeuristico delle medesime si determina un inequivocabile richiamo alle problematiche attualmente all'ordine del giorno riguardo alle attitudini morali dello stesso e al suo rapporto con il sesso femminile formulando illazioni sul fatto che tali caratteristiche personali sarebbero emerse già in passato nel corso dell'attività di imprenditore televisivo".

"Siamo in uno di quei casi in cui si è più realisti del re - dice Procacci - Ci sono stati film assai più duri nei confronti di Berlusconi come "Viva Zapatero" o a "Il caimano", che però hanno avuto i loro spot sulle reti Rai. E il governo era dello stesso segno di oggi. Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l'Italia è cambiata".

Fonte: Repubblica



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martedì 25 agosto 2009

Caccia al vincitore.

Continua la caccia al vincitore del montepremi da 150 milioni di € del Superenalotto. Dalle ultime indiscrezioni pare che il vincitore sia un prelato, tale don Tirchietti, parroco di Bramosia. Intervistato, ha dichiarato: "Donerei l'intera somma ai terremotati de L'Aquila"...



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sabato 8 agosto 2009

Berlusconi si candida...


Al termine della conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi, in cui ha parlato dei suoi continui e strepitosi successi in ambito politico, Silvio Berlusconi ha annunciato: "A breve incontrerò Obama, Sarkozy, Putin, Lula e il presidente messicano in una portaerei sull'oceano Atlantico per presentare la mia candidatura a Imperatore del Mondo..."


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giovedì 6 agosto 2009

Berlusconi-D'Addario: qual è la verità?

Berlusconi: "Non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con quella donna. Lo giuro sulla testa dei miei figli".

Patrizia D'Addario: "Ho avuto rapporti di natura sessuale col Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Lo giuro sulla testa dei suoi figli..."


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sabato 1 agosto 2009

Benedetto disco d'oro!

Notizia di oggi: papa Benedetto Icsvì debutta come cantante in un disco che sarà pubblicato dalla Geffen (sono così lontani i tempi dei Nirvana...). Un pezzo sarà cantato da lui, altri sette saranno sue preghiere accompagnate dalla Royal Philarmonic Orchestra e dal coro di San Pietro. Lungi da me il voler criticare questa decisione, anche se va detto che non sono mancate le speculazioni a riguardo. Si è subito parlato di duetti: molti sono, infatti, i cantanti che vogliono cimentarsi nell'esperienza unica di cantare col papa; primo fra tutti, 50cent. Ad accomunarlo al santo padre l'abuso di vistosi anelli e medaglioni d'oro. Non solo, voci di corridoio dicono che pure la graziosa Rihanna muoia dalla voglia di sculettare, insieme al suo inseparabile ombrello, accanto al vicario di Cristo in terra. Al di là di queste esagerazioni, il nome più papabile per un duetto col papa è, naturalmente, quello di Madonna. Si dice che i due vogliano entrare al più presto in studio di registrazione per incidere una nuove versione di "Like a vergin". E sono cominciati anche i preparativi per lo spettacolo live che vedrà coinvolti i due; momento clou: il bacio omosessuale tra Benny e il fidanzato ballerino di Madonna (non si scandalizzino i benpensanti, è tutto in regola: il fidanzato di Madonna si chiama Jesus...). E non sono mancate le reazioni nel mondo della musica; primo fra tutti Liam Gallagher che, a nome degli Oasis, ha ragionevolmente preso le distanze: "I Beatles erano più famosi di Gesù Cristo, noi siamo più famosi del papa...". Entusiasta Tiziano Ferro: "Non vedo l'ora di collaborare con lui. Ho già in mente un pezzo, da riadattare. Si tratta di "Rosso relativo", che diventerà "Bianco assoluto"... Anche Marco Carta si è detto favorevole, con un laconico: "Beeello!!". Insomma, la decisione ha diviso il mondo in due. I più arditi hanno lanciato l'idea di far fare delle cover a Benedetto Decimosesto, canzoni prese dagli album più famosi della storia della musica, tipo "Their satanic majesties request"; oppure di rendere omaggio alla band più famosa dell'etichetta con cui il papa è sotto contratto, i Nirvana. Il pezzo da scegliere sarà a sua discrezione, e chissà che non opti per un brano di "In utero"...
L'unica cosa certa è che il prodotto finito non sarà oggetto di critiche, anzi è probabile che tutti i critici musicali si allineino allo "stile Mollica": ovvero tutto è bello, tutto è interessante. Il solo e unico che potrebbe esprimere un parere negativo, e a lui ci affidiamo, è il deejay più famoso del mondo: Djo...



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giovedì 30 luglio 2009

Età pensionabile.

Clamorosa notizia dalla F1: la Ferrari ha annunciato il ritorno alle corse di Schumacher... di Ralf Schumacher!

PS: questa non è mia, mi è stata suggerita dal beffardo Darko...



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venerdì 24 luglio 2009

La promessa è stata mantenuta...

"Hey hey hey ragazzi e ragazze, giovani ambiziosi, pulzelle di belle speranze, benvenuti a Hit Parade, la classifica del mese...
Chi sarà il virtuoso?! Chi sarà colui che ci ha fatto emozionare di ricerca e cultura?!
Vediamo un po...
Trento!!!! Incredibile, una performance da urlo!!!!
Politecnici???!!! Incredibile, ci fate sognare sempre più...
Purtroppo come sempre ci sono le note dolenti, coloro i quali nonostante il nostro impegno, la nostra dedizione, non raggiungono obiettivi. E' inutile nascondersi, fannulloni! Mi riferisco a Palermo, Sassari, Napoli, Cagliari ecc.
No ragazzi, il vostro lavoro non è all'altezza, mi dispiace ma vi siete guadagnati la nomination...
I telespettaaudience votanti decideranno quali di voi usciranno dalla grande casa della cultura italiana...
Telefonate a casa di Silvio prima delle 7... (insomma prima di cena e di fare il tagliando alla Escort)
Da RadioStellaGelmini è tutto...la linea a CalderoliDJ...













Come promesso ecco la famosa classifica degli atenei virtuosi promessa dalla mitica Mary Star Gelmini:
27 promossi - 27 bocciati
I 27 promossi sono in prevalenza università del nord mentre i bocciati stanno in regioni del sud. Sarà mica che la mancanza di risultati è una conseguenza della carenza di risorse??? Per questo motivo molti studenti provenienti dalle università "bocciate" emigrano verso atenei con maggiori risorse (al nord), con l'obiettivo di ottenere un trattamento più degno.

Siamo di fronte a uno stillicidio della cultura, valutata con metodi a dir poco beceri e ignoranti. Che ne sarà degli studenti degli atenei che dovranno fronteggiare tagli fino a 5 milioni di euro???? Andranno in qualche ateneo virtuoso che al contrario potrà contare su maggiori risorse??? Oppure semplicemente se non avranno la possibilità economica di studiare fuori sede dovranno adeguarsi a un ateneo ancora più povero??!!!

Le mie previsioni sono pessime, basse quanto la voglia di battermi ormai scemata; ho visto, vissuto e sentito testimonianze del trattamento riservato agli studenti decisamente migliore rispetto alla mia esperienza. In altre università la gente si alza,si muove, si incazza se sente di essere minacciata, e reagisce alle ingiustizie. Non si può stare seduti a subire, a fare il suddito, a definire il proprio datore di lavoro "padrone" e ad accettare condizioni inaccettabili per paura di esporsi o addirittura pensando che sia giusto cosi... Ci sono persone che sostengono che gli studenti sono dei privilegiati: non lavorando, non producendo, sono un PESO...
Rispetto a considerazioni di questo tipo è grande la voglia e di mandare affanculo tutti e andar via, trasferirsi in città dove gli studenti, la cultura, la ricerca sono considerati un INVESTIMENTO fatto dallo stato e dagli studenti stessi, i quali dedicano tempo ed energie in qualcosa che tornerà utile a tutti...


Per concludere propongo una scena tratta da un film di Virzì, molto triste, che mostra un metodo di valutazione utilizzato (purtroppo) sempre più spesso.
Non sono riuscito a trovare la scena che mi interessa isolata., il mio esempio inizia più o meno al minuto 4:30...