lunedì 29 novembre 2010

BooksLiFe's Interviews: I Frammenti!



Intervista con tema "I Frammenti"; un grazie a Diego Tinelli; nel finale è presente una "sorpresina". Buon ascolto!


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giovedì 25 novembre 2010

Il governo del fare ci osserva...

Il governo del fare, che sta a guardare; osserva la crisi economica, senza contrapporre misure adeguate. Osserva i rifiuti della Campania, senza muovere un dito nè in 10 giorni nè in un mese. Osserva scioperi e proteste, pensando: "Siamo il miglior governo degli ultimi 150 anni, perchè tutti si lamentano?". E osserva noi della Room, con l'intento di fare chissà che cosa. Negli ultimi giorni sono state registrate delle visite quanto meno sospette: per due volte abbiamo avuto l'onore di ospitare tra le nostre pagine il Ministero dell'Interno, forse Maroni che cercava feedback al suo intervento a "Vieni via con me"; quindi è stato il turno del Ministero della Difesa, forse La Russa è venuto a dare un'occhiata su suggerimento di Maroni. Infine, e questo è l'ultimo caso, il Ministero della Giustizia. Alfano su suggerimento di La Russa? Può darsi. Piccolo inciso: se non ci credete, date un'occhiata all'immagine in alto, ho cerchiato in rosso la visita che ci interessa. Non dispongo di immagini che provino le precedenti visite, ma chi mi conosce sa che può fidarsi ciecamente di me. Torniamo alle nostre domande, ovvero: Alfano è entrato nella Room su suggerimento di La Russa? Quest'ultimo magari chiedendo se c'erano gli estremi per intervenire in qualche modo nei nostri confronti, magari con una legge contra personam? Sarei tentato di rispondere sì, ma l'orario della visita mi ha insospettito: 05:57. Che ci fa Alfano connesso alle 6 del mattino?! Ma allora è vero che questo è il governo del fare, il governo che non dorme mai! Oppure, ipotesi da me formulata, Alfano si è concesso un po' di svago dopo una lunga notte di lavoro per il suo, e purtroppo anche nostro, presidente; dopo aver lavorato, insieme a Ghedini e chissà quali altri squali, ad un ennesimo decreto salvaSilvio, Angelino ha cercato di rilassarsi in rete, ha allentato il cinto dei pantaloni, infilato una mano e digitato su google (o gògol) "Mara Carfagna... nuda". E sì, l'ho detto! Sarebbe l'unica spiegazione plausibile: anche perchè abbiamo parlato talmente poche volte di Maroni, La Russa o Alfano che non rientreremmo tra le voci delle chiavi di ricerca di questi tre personaggi, mentre più volte la "signora Carfagna" è stata oggetto di discussione tra le nostre pagine. Nuda o vestita che fosse, poco importa. Ora, spero che le immagini trovate da Alfano siano state di suo gradimento, e che il suo soggiorno nel nostro blog sia stato rilassante quanto lui sperava. Non vogliamo ringraziamenti, nè segnalazioni ad altrettanti ministri indaffarati (Bossi, con la mano immobilizzata, come se non fosse la sua...): ci piace pensare di aver contribuito a modo nostro al bene comune, al relax di un ministro sottoposto ad un lavoro indefesso. E' anche così che si aiuta la nostra Magica Italia!



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venerdì 19 novembre 2010

Grandi Domani...(forse)


Cari bamboccioni di tutta Italia,
cosa aspettate a uscire di casa? hai paura di non essere all'altezza?
ti sbagli, tu sei quello di cui il paese ha bisogno!


Questo è quello che ha parole cercano di farci credere.
Mi spiego meglio!

Le opportunità di lavoro in questo paese in teoria ci sono tutte, sia nel pubblico nel privato.
I colloqui di lavoro che si svolgono quotidianamente in Italia sono tantissimi e centinaia di concorsi pubblici si svolgono nelle amministrazioni di stato ogni anno. Allora perchè ci si lamenta tanto?!
Semplicemente perchè dietro a tutto ciò si nasconde il nulla più profondo!
Partiamo dal settore privato.
Tantissime aziende(non tutte sia chiaro) vedendo i curriculum dei candidati esternano elogi incredibili tanto da proporti immediatamente uno stage o un tirocinio con grandi possibilità di nuova assunzione. Naturalmente tutto ciò non è retribuito monetariamente, ma il salario sarà l'esperienza che il lavoratore ha la possibilità di fare e la possibilità di un futuro impiego che nei sogni fa proprio al caso suo viste le lodi dell'imprenditore.
Si lavora per dei mesi, si impara tantissimo ma alla fine spesso a fine stage ci si stringe la mano e ognuno per la sua strada con il risultato di aver buttato via tempo prezioso e tante energie, ma solo da un lato, ovvero quello del lavoratore, perchè spesso l'imprenditore ha potuto usufruire di manodopera gratuita e in certi casi ci ha pure guadagnato grazie a finanziamenti pubblici.
Ancora più eclatanti sono quei posti dove l'assunzione è immediata solo leggendo il curriculum per poi proporre un lavoro co.co.pro che diventa un lavoro di completa dipendenza e non un lavoro di semplice collaborazione come sarebbe da contratto di cui si mantiene solo la retribuzione. Questa situazione ha un vantaggio: crea meno illusione, una più immediata coscienza della situazione e una minore perdita di tempo; in pratica si abbandona l'inghippo con più velocità.
L'inghippo peggiore però può essere dato dalla pubblica amministrazione.
Della miriade di concorsi indetti sono una percentuale diventano concreti posti di lavoro.
Alcuni vengono proclamati dalla giunta di turno ma mai pubblicati sulla Gazzetta e questi non li teniamo in considerazione.
Passiamo a quelli "realmente esistenti",che possiamo dividere in varie categorie.
I primi vengono pubblicati, si raccolgono le domande di partecipazione ma di ammissione al concorso e prove selettive nemmeno l'ombra; a volte passano anni, a volte viene dimenticata l'esistenza del concorso stesso oppure viene criptato l'esito delle ammissioni facendo giungere la notizia solo a chi fa comodo.
La seconda categoria la chiamiamo "escludiamo un po come ci va!".
Funziona letteralmente così!
facciamo un esempio concreto: il bando recita come requisito di partecipazione "età non superiore ai 26 anni" ma il candidato nato nel luglio del 1983 viene escluso perchè avente "un età superiore ai 26 anni al 05/02/2009" quando aveva LEGALMENTE 26 anni in quanto si ha quell'età fino a quando non se ne compiono 27.
Morale della favola, o si va al TAR, naturalmente se si hanno tempo, voglia e soprattutto soldi,(e si vince con grandissime probalità vedendo le sentenze recenti) o ci si deve arrendere.
La terza categoria è quella dei concorsi che si svolgono ma poi delle assunzioni reali manco la proiezione su un muro.
Un articolo dei giorni scorsi di Repubblica indica come esistono 100mila vincitori di concorso senza che ci sia stata la chiamata dall'ente competente. Questo provoca effetti devastanti nell'individuo che la subisce. Molto spesso la vittoria di un concorso è fonte di anni di studio e sacrifici, di spese non indifferenti visti i costi dei libri per prepararsi e le trasferte da affrontare per essere presenti alle prove e ritrovarsi con un pugno di mosche in mano dopo aver affrontato tutto questo non è esperienza bella da vivere.
Se poi aggiungiamo che si prevede un taglio di 300mila posti di lavoro pubblici questi possono mettersi l'anima in pace e chi deve ancora inserirsi nel mondo del lavoro pensare che oltre a quei 300mila in meno dovrebbe pure mettersi in fila dietro ai 100mila in attesa.


Ora mi rivolgo a chi sta più in alto di me, a chi dovrei conferire l'autorità di darmi delle responsabilità in cambio di guadagnarmi da vivere.

Ecco come si proclama il falso ottimismo. Peggio di creare disperazione va sicuramente posto la volontà di creare false speranze perchè da più in alto si casca più ci si fa male.
E' inutile cercare di trattenere i laureati in Italia con false promesse, tanto vale farli andare via: saranno contenti loro e non conteggieranno la loro "fiducia nelle istituzioni" nelle generazioni successive, fenomeno che potrebbe prendere piede a breve se si continuasse con questa situazione.

Ci sono due possibilità:
1-ci date la possibilità di smettere di essere dei "bamboccioni incazzati"
2-lasciateci andare e cercate di costruire qualcosa di concreto con la generazione successiva alla nostra tenendo nascosto quello che avete fatto a noi!

mercoledì 17 novembre 2010

Vai via con lui

Per chi si fosse perso "vieni via con me " di Fazio, andato in onda su rai tre lunedi scorso beh, questo vuol essere un invito a rivedere la trasmissione, magari in streaming su rai.tv o dove volete voi, con la vostra nuova tv digitale.
Una puntata che ha fatto parlare di sè per le reazioni avute da Maroni riguardo le esternazioni fatte da San Saviano sulla presenza della mafia al nord. Gli indici d'ascolto sono schizzati alle stelle, ma a Maroni proprio non è andato giù che sia stata tirata in ballo la Lega, per giunta in diretta nazionale, e soprattutto che vengano sminuiti gli arresti dei boss ( dal forte effetto mediatico ) da anni baluardo della lotta alla mafia che il pdl combatte a suon di manette.
Una puntata che ha fatto parlare di se per la compresenza di Fini e Bersani, che col vessillo della democrazia in mano hanno declamato principi e valori dei rispettivi schieramenti, ( su bersani vi consiglio di uscire in balcone e fumarvi una bella sigaretta per non cadere in un sonno profondo ) ma che come suggerisce Pellizzetti sul "Fatto" è parsa piuttosto un' orazione acchiappavoti all' insegna del "volemose bene".
Una puntata che trasudava la solita vena patetica e lamentosa della sinistra , dagli aforismi di Fazio, alle "toccanti" scenette delle ragazze albanesi che reclamavano la cittadinanza, per finire con l'esaltazione delle gesta di Eluana Englaro. Non poteva mancare Cristiano de andrè e qualche cazzata di Paolo Rossi che esordisce con " nella mia carriera non mi sarei mai aspettato di esibirmi su un palco in cui prima di me si sono avvicendati Fini e Bersani ".
Per certi tratti la trasmissione mi ha ricordato quella notte in cui Annozero andò in onda in streaming trasformandosi in un patetico rigurgito sinistroide fatto di rivendicazioni di diritti, denunce a 360° ed esaltazione per quelle due ore e mezza di " zona franca " conquistate alla faccia del tiranno Berluscoide. Capisco il sentimento d'oppressione scaturito dalle onnipresenti infiltrazioni mediatiche filo-Pdl, dai telegiornali con la peste alle trasmissioni "decasanostra" come Matrix o quella con la musica di Via col vento, ma se questa deve essere la tv di sinistra dico: che Palle!!!!
Va bene Saviano, bravo, è giusto informare la gente, la storia di Osso Mastrosso e Carcagnosso ci è piaciuta, gran narratore, sicuramente comprerò il tuo libro, ma per carità levategli quell' aura da perseguitato paladino della giustizia!
Se Bersani bucasse lo schermo come riesce a fare con i testicoli ( quelli si li sfonda proprio ) potrei quasi pensare di non escludere a priori il pd alle urne, ma...dopo il confronto mi stava venendo voglia di votare Fini! Date uno sguardo all'articolo di Telese dal titolo "al pd piace perdere facile"e fatevi due risate sulle " costanti " da lui individuate in merito agli abbagli del Pd :" La prima è l’illusione di quel gruppo dirigente che gli elettori, se insistono, alla fine si arrenderanno alla forza degli apparati (accade regolarmente il contrario). La seconda è la sovrastima del peso degli apparati sugli elettori. La terza è la drastica distanza di questi apparati dagli umori reali dell’opinione pubblica."
Pd a parte è proprio l'impostazione eccessivamente polemica della trasmissione che mi infastidisce, questa sfilata di giusti sbraitanti che inneggia a mò di cantilena una moralità perduta.
Il problema è Berlusconi che va a mignotte? Ma non prendiamoci in giro! L' 80 % dei lamentosi moralisti sono segaioli che vorrebbero tanto aver fatto Bunga Bunga nella loro vita. Il vero problema riesiede tra la popolazione incapace di indignarsi seriamente di fronte agli abusi istituzionali e ai proclami governativi di " far piazza pulita sulle strade ", alla profonda ipocrisia di fondo.Se in televisione nessuno parla dell' ignoranza imperante dell' elettorato, della sua profonda incapacità di scelta, della mentalità da coltivatore di orticello, del nostro andare a puttane col cristo al collo, della nostra, talvolta deprecabile, italianità ..E chi oserebbe mai, elezioni alle porte ( si presume ), sputare sull'elettorato? Venghino siori venghino, la colpa è del nemico, ma noi lo abbatteremo, viva la libertà! Contro tutte le guerre, contro tutte le mafie! E nessuno a chiedersi fino a che punto siano tutte stronzate.


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venerdì 12 novembre 2010

Cosa regalare per Natale: un ipod o un libro?

Il Natale è ormai alle porte: un mese e poco più! Le festività natalizie, per le persone dotate di senno, sono un periodaccio, ma per molti di noi sono un problema anche le settimane che lo precedono. E il motivo è presto spiegato: i regali. Un vero incubo, aggravato dalla crisi economica mondiale, che prosciuga i portafogli non appena si mette piede fuori di casa. E così scegliere i regali da fare è diventato ancora più problematico: "un bel regalo spendendo poco" è l'obiettivo di chiunque, non sempre facile da centrare, però. Andate in cerca di qualcuno che possa levarvi le castagne dal fuoco (d'altro canto è periodo...), e in tempi di crisi c'è chi può preservare le vostre finanze senza diminuire il vostro "prestigio" tra amici e conoscenti, anzi addirittura accrescendolo: la lettura! Ecco che molti storceranno il naso, ma rispondete a questa domanda: in tempi di crisi, è meglio regalare un ipod o un libro? Le persone dotate di senno avranno già risposto... Un libro, ma è ovvio! E qui entro in scena io, col mio suggerimento: un libro è sempre un bel regalo, discreto e non invadente, economico ma non pidocchioso, tutt'altro! Insomma, con una manciata di € ci si leva il pensiero facendo per giunta una bella figura. Il libro che vi consiglio costa infatti appena 7€, e il sito da cui lo potete acquistare ha ulteriormente abbassato le spese di spedizione a 3,90€ sino al 31 dicembre, quindi per tutto il periodo natalizio! A questo punto, non approfittarne sarebbe un delitto, una coltellata inferta alle vostre finanze; con queste agevolazioni, può permettersi l'acquisto persino chi ha una social card! Dunque, il regalo da fare lo trovate QUI. E dopo averlo regalato, non avrete neppure bisogno di tornare in questa pagina per ringraziarmi...!



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lunedì 8 novembre 2010

"Roma, Lato B": il romanzo d'esordio di Claudio Delicato.

Spazio a scrittori esordienti ed emergenti, soprattutto se meritevoli. Claudio Delicato è uno di questi, e le sue qualità le ha mostrate nel suo apprezzatissimo blog, Ciclofrenia. "Roma, Lato B" è il suo romanzo d'esordio, pubblicato con la Delirium Edizioni. Tutte le informazioni su questo romanzo "noir/grottesco" le potete trovare QUI, insieme ad una breve sinossi. Non soltanto lui è al suo debutto, ma pure la casa editrice è abbastanza giovane, una motivazione più che valida per dar loro fiducia. Questo è il mio consiglio!



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giovedì 4 novembre 2010

ilmiolibro.it: con 29€ di acquisti la spedizione è gratuita sino al 10 novembre!

Un'occasione da non perdere per scoprire nuovi autori, magari pure interessanti! Fra questi ci sono io e mi trovate, come sempre, esattamente QUI.



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