lunedì 31 gennaio 2011

WOW!

Dicono che suoni come gli Interpol...


È proprio un periodo del cazzo.
Vorrei che fosse l'ultima volta, non doverlo pensare mentre sollevo un bicchiere di Menabrea... un dente sensibile al freddo.
Stronzate! Bollette da 300€, tasse da pagare e forse more, computer che mi abbandona, voglia di cambiare per troppo tempo rinchiusa nella mia testa che sta per esplodere.
Progetti abbandonati, nuovi e vecchi, da riprendere.
Il balcone che dà sulla Dora ospitava (e ancora lo fa, ne resta ancora una) casse di birre vuote.
Un progetto di video che doveva rappresentare l'oppressione/compagnia delle bionde che spuntano in ogni cassetto, armadio, ovviamente frigo e ovunque avessi voluto indirizzare la camera; video di un pezzo strumentale intitolato “Non puoi chiedermi di aspettarti per sempre / Sunshine”.
Mi sembra di averle bevute ieri sera, tutte quante.
Avevo bisogno di WOW.
Non me ne frega niente di fare una recensione del disco, sarà che è una cosa che un po' odio.
La puzza, leggere un'opinione che si atteggia ad oggettività... fanculo.
Cmq, se proprio volete, Ondarock Rockit Rockol.

Ma è un disco che mi sento di consigliare. Un doppio LP, 27 tracce, “l'album bianco dei Verdena”, scherzò l'amico.
Per me è sorprendente, ancora più di Requiem. Sono stati necessari più ascolti, non ci sono brani che colpiscono; sono tutti brevi, intensi. Lo trovo un lavoro eccellente.







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